Di Bob Morris1
Il contesto
Il 2020 è iniziato con un picchettamento da parte dei membri della Chiesa battista di Westboro contro un’organizzazione religiosa. Si sono posizionati all’ingresso della Yeshiva University con dei cartelli che riportavano la scritta “Gli ebrei hanno ucciso Gesù”2. Questa accusa non è una novità. I crociati la gridavano mentre perseguitavano la comunità ebraica in Europa e in Israele. I nazisti con questa accusa uccisero sei milioni di ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Nel 2003, l’Accademia Loyola di Wilmette ha aperto un’indagine per un’incidente avvenuto durante un’accesa partita di basket contro la rivale New Trier Township High School3; 50 studenti circa hanno cantato un insulto antisemita, “Hai ucciso Gesù”. Un anno dopo, qualcuno ha commesso un atto vandalico su una menorah all’aperto in Florida scrivendoci sopra le parole “Hai ucciso Gesù”. E nel 2016, i tifosi di una squadra di basket cattolica hanno iniziato a gridare “Avete ucciso Gesù”4 contro i giocatori avversari che provenivano da una scuola con un’alta percentuale di studenti ebrei.
L’accusa
“Gli ebrei hanno ucciso Cristo” è la questione perenne che affrontiamo nelle missioni ebraiche. Mi sono trovato di fronte a questo argomento con una signora che lavorava per un’organizzazione ebraica anti-missionaria che mi chiamava spesso. Lei sottolineava inevitabilmente l’accusa che tutti i cristiani credono che gli ebrei abbiano ucciso il Messia. Ha cercato di convincermi che ero un traditore del mio stesso popolo. Ho risposto con una lunga ed estesa spiegazione su quale fosse veramente la verità. Teologicamente, chiamiamo l’accusa per cui gli ebrei hanno ucciso Yeshua “deicidio”, “l’assassinio di Dio”. Questa accusa comporta tre elementi:
- Il popolo ebraico è il solo (unico) responsabile della morte del Messia.
- Ogni persona ebrea (universalmente) è colpevole.
- La comunità ebraica sarà per sempre (perennemente) colpevole di questo crimine.
Senza nemmeno ascoltare il Vangelo, molti ebrei lo rifiutano come reazione all’accusa di essere i soli responsabili – e di continuare a essere responsabili – della morte di Yeshua. Questa accusa è ancora oggi insegnata come verità biblica. Una statistica indica che il 75 per cento dei protestanti conservatori ritiene che gli ebrei siano permanentemente colpevoli di aver ucciso Yeshua5. Il risultato è il rifiuto del Vangelo da parte degli ebrei e l’antisemitismo che ha afflitto le relazioni ebraico-cristiane per secoli. Agostino (354-430 d.C.) ha affermato che Dio ha messo un segno sugli ebrei quando hanno ucciso il Messia e per questo non possono essere distrutti. La loro dispersione e la loro miseria servono come testimonianza contro di loro riguardo del loro atto malvagio. Giovanni Crisostomo (344-407 d.C.) disse: “[Gli ebrei] sono i perfidi assassini di Cristo … Gli ebrei sono gli odiosi assassini di Cristo … Spetta a tutti i cristiani odiare gli ebrei”. Anche Martin Lutero scrisse un saggio ferventemente antisemita “Degli ebrei e delle loro menzogne”. Egli riteneva che la sofferenza degli ebrei era dovuta al “loro peccato di aver crocifisso Gesù”6. Alcuni moderni insegnanti e pastori della Bibbia continuano a sostenere questo insegnamento.
Questa accusa è biblica? Il vostro medico ebreo, il vostro vicino, il vostro parente, il vostro collega di lavoro, ecc. è colpevole di aver ucciso il vostro Salvatore? La risposta è un semplice ed enfatico “Assolutamente no!” Ciò che la Bibbia dice su questo argomento deve essere il fondamento del nostro pensiero. Altrimenti, costruiremo le nostre vite su emozioni umane soggettive o idee che potrebbero essere assolutamente sbagliate e ingannarci, con conseguenze disastrose, come la storia ha rivelato. Chi è responsabile della morte del Figlio di Dio?
Il Primo Responsabile: Dio
Il primo responsabile della morte del Messia è Dio stesso. La Bibbia insegna che Dio è onnisciente e onnipotente. Assolutamente nulla lo coglie di sorpresa. Assolutamente nulla è mai stato, è, o sarà mai fuori dal Suo controllo per un solo momento, dalla più grande galassia dei cieli alla più piccola particella subatomica. Il Salmo 147:5 afferma: Grande è il nostro Signore, immensa è la sua potenza e infinita la sua intelligenza (vedere anche Isaia 40:28, 46:10 e Romani 11:33-34).
Atti 2:23 dichiara che Yeshua fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio e messo a morte. Inoltre, Atti 4:27 ci dice che la morte del Messia è avvenuta per far sì che tutte le cose che la mano di Dio e il Suo consiglio avevano prestabilito avvenissero. Dio ha pianificato la morte di suo Figlio fin dall’inizio.
Per questo motivo, le sofferenze del Messia potevano essere previste attraverso gli scritti del profeta. Yeshua parlò della profezia quando affermò in Luca 24:44 Si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosè, nei profeti e nei salmi. Questo includeva la Sua sofferenza e la Sua morte (vedere anche Isaia 52:13-53:12 e Giovanni 3:16). Per questo, Dio è responsabile della morte di Yeshua.
Il Secondo Responsabile: Satana
L’origine del peccato e della ribellione si trova nella mente della creatura più bella e intelligente di Dio, Satana (Ez. 28). L’iniquità di Satana è rivelata in Isaia 14:13-14: Tu dicevi in cuor tuo: “Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo”. Satana desiderava una posizione più grande di quella che già possedeva. Voleva governare gli angeli al posto dell’arcangelo Michele. Voleva governare Israele come il messia/re. Voleva la gloria che appartiene solo a Dio. Voleva usurpare Dio stesso.
Satana ha trasmesso il suo nefasto egoismo agli uomini in Genesi 3. Lì, Dio ha promesso che il Messia che sarebbe venuto avrebbe giudicato Satana: Egli ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno (Genesi 3:15). Da quel momento in poi, Satana sapeva che l’unico modo per evitare il giudizio di Dio era quello di distruggere il Messia che sarebbe venuto.
Questo scopo implacabile ma futile è rivelato graficamente in Apocalisse 12:4b: E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, per divorare suo figlio quando lo avesse partorito. Il dragone è Satana, la donna è Israele e il bambino è Yeshua. Quando Yeshua morì, Satana pensò di essere riuscito a divorare il Messia. Tuttavia, ciò che Satana fece in realtà fu compiere la profezia di Genesi 3:15 e garantire la propria condanna.
Il Terzo Responsabile: Il Mondo
Il malvagio sistema mondiale, che il principe di questo mondo controlla, si pone in opposizione a Dio, al suo Messia, e a coloro che sono “nel Messia”. Di conseguenza, il mondo ha perseguitato Yeshua (Gv. 15:20). La forma più alta di questo odio, abuso e crudeltà è stata l’assassinio del santo Figlio di Dio. Tuttavia, Yeshua ha vinto e ha giudicato il mondo attraverso la Sua morte sulla croce (Gv 12:31-33). Egli porterà a compimento il giudizio quando tornerà.
Il Quarto Responsabile: I Romani
Ripercorrendo la morte, la sepoltura e la resurrezione del Messia in Atti 2:23, Pietro ha ritenuto colpevole il governo romano. Egli raggruppò il governo romano e i suoi rappresentanti sotto l’etichetta “mani di iniqui”, affermando: Quest’uomo [Yeshua], secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste (Atti 2:23).
In Atti 4:27, Pietro ha reso specifica l’associazione nominando i principali funzionari coinvolti. E’ chiaro che i romani rappresentano l’intero mondo gentile in generale. Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con i gentili e il popolo d’Israele7 (At. 4:27).
Il Quinto Responsabile: Il Popolo Ebraico
La comunità ebraica deve accettare la sua parte di responsabilità nella morte di Yeshua. Nel libro degli Atti, Pietro si rivolse a una folla di uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo (Atti 2:5-6) e disse loro: Inchiodaste [Yeshua] alla croce (Atti 2:23). La responsabilità, tuttavia, va oltre la leadership religiosa. Mentre pregava, l’assemblea dei credenti ebrei nel Messia affermò in Atti 4:27 che il popolo d’Israele era radunato contro Yeshua il santo servo di Dio. Israele deve accettare la giusta dose di colpa in questo crimine.
Il Sesto Responsabile: Yeshua
In Giovanni 10:1-18, Yeshua si identificava come il Buon Pastore che dà la vita per le pecore (Giovanni 10:11, 15). La sua morte era totalmente sotto il Suo controllo, il Suo potere e il Suo desiderio, perché Egli disse: “Io depongo la mia vita [crocifissione] per riprenderla poi [risurrezione]” (v. 17). Inoltre, Egli disse, Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo (v. 18). Yeshua si assunse la responsabilità della sua esperienza sulla croce.
Il Settimo Responsabile: Tu
La Bibbia dice che Yeshua è morto per i tuoi peccati personali e per i miei peccati personali. Ognuno di noi è personalmente responsabile di ciò che è accaduto al nostro Salvatore. Tu ed io non siamo all’altezza della gloria di Dio. Tu ed io abbiamo trasgredito. Tu ed io siamo stati resi schiavi del peccato. Egli è morto per noi perché ci ama. Il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione (Rm. 4:25). Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo (il Messia) a suo tempo è morto per gli empi (Rm. 5:6). Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo (il Messia) è morto per noi (Rm. 5:8).
Il commento antisemita “gli ebrei hanno ucciso Cristo” ha paralizzato e vanificato per secoli l’evangelizzazione degli ebrei perché risuona come un insulto parzialmente vero contro il popolo ebraico. Ritenere l’intera comunità responsabile di un evento così complesso è sbagliato. La comunità ebraica è responsabile solo per un settimo della colpa della morte del Messia.
Le conseguenze
Se gli ebrei non sono i soli responsabili della morte di Yeshua, che conseguenze hanno avuto per aver rifiutato la Sua messianicità?
La conseguenza che ricadde sulla comunità ebraica per aver rifiutato la messianicità di Yeshua fu la distruzione di Gerusalemme e del Tempio nel 70 d.C. da parte dei romani. La leadership religiosa d’Israele fece ricadere questo giudizio quando rifiutò la messianicità di Yeshua, sostenendo che Egli era posseduto da demoni (Mt. 12:24). Bestemmiarono contro lo Spirito Santo e portarono sulla nazione un giudizio imperdonabile (Mt. 12:31). Il giudizio è dichiarato imperdonabile perché non sarebbe stato annullato o alleviato.
Quando Yeshua iniziò il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, le moltitudini lo salutarono con gioia con il tradizionale saluto messianico del Salmo 118:26: Benedetto il Re che viene nel nome del Signore. Le moltitudini lo salutavano come Messia. Se fosse stato possibile revocare il giudizio associato al Suo rifiuto, quello sarebbe stato il momento migliore. Tuttavia, invece di annullare il castigo, Yeshua pronunciò di nuovo parole di giudizio (Lc. 19:41-44; Mt. 23:37-39). Gerusalemme e il Tempio erano condannati nonostante le grida di acclamazione; il giudizio non poteva essere alleviato.
Dopo la distruzione di Gerusalemme e del Tempio, la comunità ebraica continuò a vivere nella terra fino alla rivolta di Bar Kochba, che durò dal 132 al 136 d.C. Una voce della Jewish Virtual Library afferma:
La rivolta di Bar Kokhba ha segnato un periodo di grandi speranze seguito da una violenta disperazione. Gli ebrei si aspettavano una patria e un Tempio sacro, ma alla fine furono perseguitati e venduti in schiavitù. Durante la rivolta stessa, gli ebrei guadagnarono enormi quantità di terra, per poi essere respinti e schiacciati nella battaglia finale di Bethar8.
La versione online dell’Encyclopedia Britannica aggiunge:
Nel 135 Bar Kokhba (il leader ebreo) fu ucciso a Betar, la sua roccaforte nel sud-ovest di Gerusalemme. Il residuo dell'esercito ebraico fu presto schiacciato; le vittime di guerra ebree registrate sono 580.000, senza contare i morti per fame e malattie. La Giudea era desolata, il residuo della popolazione ebraica fu annientato o esiliato, e da quel momento agli ebrei fu vietato l’ingresso a Gerusalemme9.
Per questo motivo, personalmente daterei la moderna diaspora ebraica a partire dal 135-136 d.C. piuttosto che dal 70 d.C. La fonte della sofferenza degli ebrei moderni non è il rifiuto della messianicità di Yeshua. La punizione per il rifiuto della messianicità di Yeshua è ricaduta sulla comunità ebraica del primo secolo (70 d.C.), non su quella del secondo secolo (135-136 d.C.), e non ricadrà di nuovo. Pertanto, per favore non dite a un ebreo che le sofferenze che gli ebrei hanno vissuto negli ultimi 2.000 anni (specialmente l’Olocausto) sono il risultato dell’aver rifiutato Yeshua.
La fonte della sofferenza ebraica
La comunità ebraica oggi sperimenta le maledizioni del patto mosaico. Il primo patto tra Dio e il popolo ebraico si chiama patto abrahamitico. È un patto incondizionato ed eterno (Ge. 12:1-3, 7; 13:14-17; 15; 17). Circa 430 anni dopo (Ga. 3:17), Dio aggiunge il patto mosaico, un patto temporaneo e condizionato alle responsabilità d’Israele.
Levitico 26 e il Deuteronomio 28 contengono le benedizioni e le maledizioni del patto mosaico. Le benedizioni del patto sarebbero derivate dal camminare per fede con Dio. Tuttavia, se Israele non avesse camminato con fede, Dio promette che sarebbe incappata in una disciplina che sarebbe diventata sempre più severa man mano che l’infedeltà della nazione continuava. La disciplina promessa sarebbe iniziata con la povertà e gradualmente si sarebbero aggiunte malattie, siccità, sconfitte, cannibalismo e oppressioni. Il castigo finale, e il più duro che Israele avrebbe sperimentato, sarebbe stato la dispersione in tutto il mondo (De. 28:64-68; Le. 26:33-39). Durante tale dispersione, Israele sarebbe diventata la nazione più disprezzata della terra. I suoi aguzzini avrebbero sparlato di lei e l’avrebbero messa in ridicolo. Deuteronomio 28:64-66 predice la sofferenza degli ebrei durante degli ultimi 20 secoli: L’Eterno ti disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità all’altra della terra; e là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto, di legno e di pietra. E fra quelle nazioni non troverai requie e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là l’Eterno ti darà un cuore tremante, occhi che si struggono e angoscia d’anima. La tua vita ti starà davanti come sospesa nell’incertezza; tremerai notte e giorno e non avrai alcuna sicurezza della tua esistenza10.
Nel 30 d.C., Yeshua istituì il Nuovo patto (Gr. 31:31-34; Mt. 26:28; Ma. 14:24; Lc. 22:20; 1 Co. 11:25). La sua essenza è la salvezza personale e individuale dal peccato. Da quel momento fino ad oggi, i singoli ebrei e i gentili sono entrati nelle benedizioni del Nuovo patto ponendo la loro fede in Yeshua come Salvatore e Messia e ricevendo la salvezza individuale (Gr. 31:34). Tuttavia, la comunità ebraica come comunità ha scelto di non entrare nel Nuovo patto. Romani 11:25-27 ci dice che la comunità non lo farà fino al ritorno di Yeshua, quando tutta Israele sarà salvata.
Purtroppo, il popolo ebraico ha continuato allora e continua ancora oggi a vivere nell’infedeltà e nella disobbedienza, con il 90% di atei o agnostici. Il nove per cento della comunità ebraica segue l’ebraismo rabbinico, una religione creata dall’uomo che rifiuta la messianicità di Yeshua. Meno dell’uno per cento della comunità ebraica mondiale confida in Yeshua.
La comunità ebraica mondiale vive sotto le stipulazioni del patto mosaico e nell’incredulità. Il risultato è l’attuale dispersione mondiale e la disciplina promessa sotto le maledizioni del patto mosaico. Questa è stata l’esperienza ebraica degli ultimi 2.000 anni.
Come usare queste informazioni
Ho condiviso questo con voi per aiutarvi a testimoniare ai vostri amici ebrei e comunicare che Yeshua non è la fonte della sofferenza. Piuttosto, Yeshua è la fonte della salvezza. È la via d’uscita da questo ciclo di incredulità, disobbedienza e sofferenza in cui ci troviamo intrappolati. Egli offre a Israele la salvezza spirituale dal peccato e la salvezza fisica dalle maledizioni del patto mosaico. La cosa più importante è che la sua offerta di salvezza è efficace oggi per l’individuo, perché chiunque invocherà il nome dell’Eterno sarà salvato (Gioele 2:32).
Ricordate che la comunità ebraica ha solo un settimo della responsabilità della morte del Messia. Le conseguenze di tale coinvolgimento (la distruzione del Tempio e di Gerusalemme) sono terminate, finite, completate e non sono applicabili alla comunità ebraica di oggi.
Se questo problema si pone tra voi e i vostri amici ebrei, mettete in chiaro che voi non supportate in alcun modo l’accusa mossa contro di loro di “deicidio”. Riconoscete che alcuni cristiani hanno insegnato e insegnano questo errore, ma che la vostra chiesa non lo fa e nemmeno voi. Spiegate che la morte del Messia è una questione profonda e complessa che non può essere ridotta a un’accusa semplicistica. Se sono aperti, portateli ad un breve studio biblico e mostrate loro ciò che il Nuovo Testamento afferma realmente. Lasciate che la Parola di Dio, la verità, queste informazioni, e il vostro amore operino nei loro cuori.
Le informazioni presenti in questo articolo sono quelle che ho condiviso con l’anti-missionaria. Dopo aver ricevuto questo materiale, la donna mi ha chiamato ancora una volta. Abbiamo parlato brevemente. Ha concluso la conversazione dicendo: “Avresti potuto essere uno dei Gedolim11”. Non ha più chiamato. Posso solo sperare che il suo commento finale sia stato sincero e non lusinghiero. Posso solo pregare che questo materiale le abbia dato una nuova visione della messinicità di Yeshua e che sia stato un catalizzatore per farla passare dall’opposizione alla fede.
1 Bob Morris è un pastore in pensione e direttore di HaDavar Messianic Ministries a Irvine, California.
2 HaAretz, 17 Gennaio 2020.
3 “Loyola Academy Apologizes for Student Taunts”,
Chicago Tribune, December 1, 2000.
4 Fox News; pubblicata il 4 Dicembre 2012; aggiornata il 20 Novembre 2014.
5 Rydelnik, Michael, “The Chosen People,” April 1987, p. 6.
6 Ibid.
7 Per cogliere al meglio il significato del versetto presente nel testo inglese, il traduttore ha scelto di unire la versione Nuova Riveduta (
Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme) con la versione Nuova Diodati (
con i gentili e il popolo d’Israele). (NdT)
8 https://www.jewishvirtuallibrary.org/the-bar-kokhba-revolt-132-135-ce 9 https://www.britannica.com/biography/Bar-Kokhba-Jewish-leader. 10 Vedere anche Le. 26:31-39.
11 Uno Dei Grandi dell’ebraismo rabinico.
Questo articolo è uscito per la prima volta su Ariel Magazine – Summer 2020
Tradotto da Martina Pifferi Speciale
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