Dal Nuovo Testamento sappiamo che Gesù andò a Gerusalemme per la festa della Dedicazione, Chanukah, come si può leggere in Giovanni 10:22-23 “ Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno. E Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.”
Il dialogo che ne segue sembra quasi sconnesso dalla realtà. Infatti si legge in Giovanni 10:24 : “Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: «Fino a quando ci terrai con l’animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».
Perché una domanda del genere? Perché erano di nuovo sotto la mano di un potente nemico, l’Impero romano. Erano di nuovo alla ricerca di un eroe, un condottiero che annientasse i nemici e mettesse al sicuro la casa d’Israele. Aspettavano che il Messia ben David riportasse la pace.
Cosa rispose Gesù? Si può leggere in Giovanni 10:22-39. Che le Sue parole e le Sue opere testimoniavano di Lui. Che le Sue pecore ascoltano la Sua voce, sono da Lui conosciute ed esse Lo seguono (v. 27)
Ciò che Lui era venuto a fare era mettere al sicuro la loro e la nostra sicurezza eterna prima che fisica. Questo insegna un concetto importante: abbiamo una doppia sicurezza eterna. Il credente è al sicuro sia nella mano del Messia, Gesù, che nella mano di Dio Padre; i credenti non possono essere strappati né dalla mano del Padre, né dalla mano del Figlio.
Nessuno le rapirà dalla mia mano – v. 28b
Nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio – v. 29b
Poi aggiunge: Io e il Padre siamo uno (Gv. 10:30).
Con queste parole, Egli proclama un’unica, divina unità con Dio Padre, l’unità dello Sh’ma: “Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno”. (De. 6:4).
Se Dio è uno, e Yeshua è uno con Dio, Egli è, quindi, Dio stesso. Il pubblico ebreo, comprendendo le sue parole, prese di nuovo delle pietre per lapidarlo (Gv. 10:31). Non c’erano dubbi nella loro mente su chi Egli stava proclamando di essere: l’Uomo-Dio il Messia, che godeva di un’unica unità con il Padre.
Perché non rallegrarsi e adorarlo? Perché non rispecchiava le aspettative che si erano fatti su di Lui.
Riflettendo su “Chanukah: The Feasts and Fasts of Israel” del dr. Arnold Fruchtenbaum.
Cosa possiamo imparare oggi? Che il Messia Gesù è venuto per metterci al sicuro per l’eternità, per farlo ha annientato il nemico per eccellenza, la morte.
Che possiamo adorarlo e onorarlo ogni giorno della nostra vita, perché è venuto ed ha illuminato le nostre tenebre.
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